SCONFINE

Il confine che non c'è

I visitatori potranno ammirare a Tret, nel comune di Borgo d'Anaunia, opere di artisti dell'alta val di Non, quali Lorenzo Abram, Bruno Cappelletti, Andrea Borga, oltre ad opere della Collezione della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, opere che raccontano il confine che non c'è. Presso il Fienile di Senale, nel comune di SanFelix/Senale, sono esposte opere della collezione della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e alcuni ex voto, pezzi unici di partico0lare rarità e antichità, uno risale ai primi decenni del 1700.

Inoltre presso l'attiguo Santuario della Madonna del Bosco, uno dei più antichi conosciuti, si possono ammirare oltre agli splendidi altari barocchi, un notevole numero di dipinti ex voto di particolare pregio e fattura. 

Bild: sconfine

Was Sie hierzu wissen müssen

S-CONFINE

Una mostra a cura di Giuseppe Tasin

 

CONFINE =la linea che delimita un territorio (…) anche in senso figurato per indicare il passaggio da una condizione a un’altra: così recita il vocabolario Treccani.

Ma qual è il confine vero tra un territorio e l’altro? Tra l’ignoranza e la cultura? Tra la bugia e la realtà? Tra la scienza e la fede? Tra la rappresentazione della realtà e l’arte? Tra una corrente artistica e l’altra? I confini sono talvolta così labili da non essere disegnati, anche se nella realtà sono percepiti in modo più che sensibile. Le Palade sono il confine naturale tra Trentino e AltoAdige, ma amministrativamente il confine passa per il lago di Tret e il rio Novella, ben distante dal confine naturale del Passo Palade. Due comunità, quella di Tret e quella di San Felice che a distanza di pochissimi chilometri, meno di tre, si presentano estremamente diverse tra loro. Nonostante le stesse condizioni ambientali, siamo in alta Val di Non, esistono notevoli differenze culturali e linguistiche: il villaggio tedesco di San Felice ha la caratteristica struttura di un insediamento disperso dove si parla tedesco, mentre Tret è organizzato in un nucleo abitato italiano, dove si parla il dialetto noneso e l’italiano. San Felix vige la cultura del “maso chiuso”, dove cioè un figlio eredita il tutto in modo che il patrimonio, specie agrario, non si divida. A Tret vige la più diffusa suddivisione dei beni.

La mostra S-Confini vuole porre l’accento su questa volatilità dei confini, confini che spesso sono creati dall’uomo, dal suo pensare, dal suo agire, dalla cultura prevalente di riferimento. Ricordiamo che il Trentino Alto Adige storicamente ha vissuto vicende molto alterne, con dominazioni più sassoni nel nord della regione, più italico-latina nel sud, con notevoli sollecitazioni a cambiamenti culturali  a seconda dei secoli verso le aree a sud piuttosto che a nord e viceversa.

La stessa copertina della mostra, opera di Tiziana Tamanini, vuole raffigurare questa inesistenza dei confini, o meglio questi confini artefatti dall’uomo: una sirena, animale/donna inesistente, tiene vicine due sponde di uno territorio attraversato da un Rio, il rio Novella. Tiene unite la sponda di Tret alla sponda di San Felice/Senale lungo un confine, o meglio uno s-confine.

Tre sono le sedi su cui si sviluppa l’esposizione che vede opere di Metodio Ottolini, di Berta von Klesberg persa, di Piero Coelli, di leo Kostener, di Alfred Vallazza, di Livio Conta, di Adriano Bertelli, di August Von Messl, Cesarina Seppe e altri ancora.  Tre sedi: la casa sociale di Tret, il Fienile di Senale, il Santuario della Madonna di Senale. Perché questa scelta?

Tret è una frazione del Comune di Borgo d’Anaunia, l’ultimo avamposto di lingua italiana prima di oltrepassare il cartello stradale che indica “Provincia di Bolzano”.  di Tret si nasconde quasi al turista che sale da Fondo al passo Palade, adagiato com'è sul declivio di prati a valle caratterizzato dai vari masi che lo compongono.Una comunità piccola, che si stringe attorno alla  piccola chiesa dedicata a Sant'Anna che mostra l'abside e il corpo della sacrestia. Sul lato sinistra si eleva il campanile con semplice monofora e tetto piramidale.

La facciata principale a due spioventi appare elegante con le luci ben disposte e una tettoia sopra il portale di accesso, all’interno è stata decorata dall'artista trentino di Aldeno Metodio Ottolini, stando alla lista di chiese decorate compilata dallo stesso nel 1930. L'altare del 1847 è opera dello scultore roveretano Luigi Scanagatta che sostituì i tre piccoli altari preesistenti. La tela della Visitazione è opera di Antonio Scanagatta (1865-1935) realizzata nel 1896. 

Oltre a questo, l’altra attrazione di Tret è la cascata del rio Novella che con un salto di 75 metri scende dal Lago di Tret verso la forra sottostante scavata nei secoli dal Rio Novella appunto. Qui si trova, presso la casa Sociale, la prima delle sale di esposizione. Troviamo opere realizzate da artisti trentini e alto atesini. In particolare troviamo opere di artisti contemporanei come Lorenzo Abram, Bruno Bertagnolli,  recentemente scomparso, e M. Gordon di origine inglese ma particolarmente affezionato alla zona di Tret. Dove ha soggiornato per parecchio tempo.

Sono poi presenti opere di Berta facenti parte della Collezione della Regione Autonoma Trentino Alto Adige.

Superiamo il cartello “Provincia di Bolzano” ed eccoci in un mondo totalmente diverso. Le insegne e i cartelli sono in tedesco ed italiano, la lingua parlata è il tedesco misto ad un dialetto germanofono tipico della zona. Senale, sede della seconda sala espositiva, si trova in una deliziosa conca, immerso nel verde, qui dal vecchio fienile comunale è stata ricavata una bellissima e funzionale sala espositiva e per eventi.

Qui continua la nostra mostra con opere di facenti parte della Collezione della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e con alcuni ex voto legati al Santuario di provenienza anonima.

Una conca nel verde, un pugno di case, un bar, una scuola materna, un negozio, il vecchio fienile comunale, ora sede espositiva, poco più in là la caserma dei vigili del fuoco, sono i pochi edifici che compongono Senale, stretti attorno al Santuario della Unsere Liebe Frau im Walde, Nostra Amata Madonna del Bosco, uno dei santuari più antichi dell’Alto Adige. Resti dell’insediamento votivo sono stati fatti risalire al primo secolo dopo Cristo.

 

La stessa immagine votiva della Madonna con bambino è datata come antecedente all’anno 1000, il primo convento risale a circa un secolo dopo e alterne vicende segnano la storia di questo luogo di preghiera e vocazione.   oltre a segnalare i notevoli altari intagliati di epoca barocca, vanno evidenziati ne segnalati i numerosi ex-voto per grazie ricevute, alcuni risalenti ancora al XVII secolo, vere e proprie opere d’arte tracciate spesso da mani ignote ma che riconducono a quel confine labile tra fede e speranza, tra religione e credo. Un confine che nel tempo si è fato sempre più labile, ma che persiste nelle credenze popolari e non solo.

E’ proprio su confini così labili che si giocano stili artistici diversi, che suscitano emozioni diverse a seconda dello stato d’animo dello spettatore, nelle condizioni di luce, delle emozioni che l’artista vuole far vivere e, senza ombra di dubbio, sulle emozioni dell’artista nel momento stesso che con i suoi pennelli, le sue matite, i suoi carboncini, i suoi colori ha tracciato e traccia i primi segni su una tela bianca, assembla i primi elementi di una installazione o di una composizione, da il primo colpo di scalpello su un grezzo legno.

In questa mostra cerchiamo di mettere in evidenza queste diversità che si fondono in un unico percorso, una molteplicità di opere e di stili che si aprono ad dialogo proprio come le comunità di Tret e San Felice/Senale sono aperte ad un dialogo in un territorio comune, con tante affinità e tante diversità che lo rendono unico nel suo genere.  E’ in questo quadro che ho scelto di includere nelle sale espositive la Casa Sociale di Tret, una struttura a disposizione della comunità finalizzata ad essere centro di aggregazione e di unità per un piccolo centro come Tret appunto. Il Fienile di Senale, antico centro di raccolta del fieno, sostentamento per gli animali che a loro volta producevano il sostentamento per l’uomo. Il Santuario della Madonna di Senale, luogo di crescita dello spirito, luogo di speranza e di fede. Tre aspetti presenti nell’uomo: il bisogno di socialità, il bisogno di vivere, il bisogno di credere. Confini che non esistono, confini, o meglio, s-confini che rappresentano l’uomo nella sua totalità e unitarietà. Ecco quindi il dialogo intenso a tre, tra paesaggi più o meno bucolici, caratterizzati da elementi che segnano confini, come muretti, fiumi, linee nette; maschere e pagliacci, che sono per antonomasia la rappresentazione di questo conflitto; ritratti di personaggi, certo non famosi, ma che esprimono l’intensità del conflitto interiore dell’uomo, quella ricerca del confine tra il bene e il male, tra l’essere e l’apparire che nelle varie fasi della vita tocca ognuno di noi.

Zielgruppe
Allgemeine Bevölkerungsgruppen
Erwachsene
Senioren
Kinder
Familien
Jugendliche

Parteienverkehr (Amts- und Sprechzeiten)

25
Aug
Beginn 17:00
24
Sep
Ende 20:00

Kosten

KOSTENLOS

Freier Eintritt

Weitere Informationen

1/5
  • Derzeit 1 von 5 Sternen.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5

Vielen Dank für Ihre Bewertung!

Sie haben bereits diese Seite bewertet, sie können nur eine Stimme abgeben!

Your rating has been changed, thanks for rating!

Letzte Änderung:Donnerstag, 08. Mai 2025